Hussain Al Mulla
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(BUSINESS WIRE) -- Attorno alla mezzanotte del 1° giugno, una tartaruga embricata è approdata sull’isola Sir Bu Nair. È una tra le tante venute a nidificare sull’isola negli ultimi tre mesi, portando a più di 300 il numero dei nidi disseminati in 27 spiagge diverse. La tartaruga embricata depone tra 90 e 110 uova prima di tornare tranquillamente in mare dopo avere abbandonato le uova che si schiuderanno dopo 50-70 giorni. Parte dell’emirato di Sharjah, Sir Bu Nair è sita circa 110 km a nord della costa dell’Emirato.
Dichiarata riserva naturale da un decreto governativo, l’isola è una delle più importanti zone di riproduzione della tartaruga embricata, già in via di estinzione, ed è inclusa nella lista dell’Unione internazionale per la conservazione della natura.
Con una superficie di 13 chilometri quadrati, l’incantevole isola è l’habitat di gabbiani fuligginosi (Abu Sannin) e starne che costruiscono migliaia di nidi sul suo suolo rossastro. Sharjah ha leggi severissime a tutela di tutte le creature viventi dell’isola. Su Sir Bu Nair vivono rare tartarughe marine verdi, cervi, ricci e rettili in grandi quantità. Su quest’isola è stata inoltre documentata la prima presenza del pesce scoiattolo rosso.
Una storia ricca
L’isola Sir Bu Nair è da tempo nella memoria collettiva della regione per diversi eventi storici. Durante la loro presenza nella regione, gli inglesi costruirono la prima ferrovia degli Emirati, i cui resti sono ancora visibili su un lato della spiaggia sotto il livello del mare.
L’isola è nota anche per la dolcezza delle proprie acque, che, secondo la leggenda, curerebbero malattie rare.
Sull’isola è stato anche ritrovato del vasellame che risale all’età del ferro, cioè circa 3.500 anni fa, a conferma del perdurare dell’attività marinara sull’isola negli ultimi 35 secoli. Sull’isola c’è un cimitero famoso per ospitare i resti mortali di diversi subacquei e minatori, che testimonia una fase importante nella storia dello sviluppo delle popolazioni che abitarono le rive del Golfo Arabico.
Isola di Mars
Nota anche con il nome di Al-Jazirah Al-Hamra per il suo terreno rossastro, è spesso paragonata al pianeta Marte (Mars). È molto ricca di minerali, tra cui zolfo e ossido di ferro. In passato, il trasporto dei minerali alle navi per l’esportazione all’estero avveniva tramite rotaia. Alcune miniere sono attive ancora oggi.
Famosi per le spiagge sabbiose e le acque incontaminate, Sir Bu Nair e dintorni sono ricchi di coralli e vita marina, con oltre 76 specie di pesci e 40 tipi di barriere coralline.
I poeti emiratini da sempre descrivono Sir Bu Nair come “la lacrima caduta nelle acque del Golfo”. Gli abitanti di Sharjah hanno una grande affinità con l’isola grazie al loro innato amore per il mare e le tradizioni marinare. L’isola è stata la dimora di generazioni di pescatori e cercatori di perle.
Importanza internazionale
La riserva di Sir Bu Nair gode di un’importanza strategica globale ed è inclusa nella Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale per la ricchezza della sua vita marina. Oltre a essere inclusa nella lista preliminare dei Patrimoni mondiali dell’UNESCO, è oggetto di un accordo internazionale sulla protezione e la gestione delle tartarughe marine nell’Oceano Indiano e nel Sud Est Asiatico.
Sua Eccellenza lo sceicco bin Ahmed Al Qasimi, vicegovernatore di Sharjah, ha partecipato al 22° Festival di Sir Bu Nair, tenutosi il 3 e il 4 giugno per celebrare il valore ambientale e turistico dell’isola e consolidare i rapporti degli Emirati con l’ambiente e il proprio patrimonio.
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